Un’impresa storica che porta nella top ten assoluta il team tutto italiano
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La scuderia Cetilar Villorba Corse ha concluso una bollente edizione della 24 Ore di Le Mans portando al traguardo i colori italiani e la Dallara P217 con i piloti Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi. La grande avventura nel terzo round del Mondiale Endurance, culmine del progetto che proprio Lacorte, Sernagiotto e Villorba Corse, tutti e tre al debutto assoluto nella leggendaria corsa francese, inseguivano insieme dal 2015. In soli due anni il salto da LMP3 a LMP2 e quello ancora più impegnativo dell’esordio a Le Mans. Terminato oltre ogni aspettativa nella top-10 assoluta fra gli applausi e gli abbracci dei festeggiamenti per un’impresa che perfino dai team più vincenti è considerata una continua sfida di competizione, di affidabilità e ai limiti della resistenza sportiva, oltre che il più insidioso banco di prova rispetto a inconvenienti ed errori.
E infatti gli imprevisti non sono mancati nella partecipazione dell’unico team tutto italiano presente fra i prototipi con il proprio progetto “Italian Spirit of Le Mans”. A iniziare dal mercoledì e dai guai elettrici che nelle prime prove avevano rallentato prestazioni e messa a punto del prototipo emiliano. Super la reazione di tutta la squadra che, dopo i progressi mostrati nelle ultime qualifiche giovedì, lavorando quindici ore filate per tutto venerdì ha consegnato una vettura quasi perfetta nelle mani dei tre piloti sabato mattina. Lacorte, Sernagiotto e Belicchi l’hanno collaudata un’ultima volta nel warm up della mattina e poi nel pomeriggio si sono schierati al via della 24 Ore scattando dalla 18esima posizione di LMP2, la 24esima assoluta. I tre alfieri Cetilar Villorba Corse sono stati poi protagonisti di una gara strategicamente molto efficace, basata, oltre che sull’affidabilità della Dallara, sulla regolarità e la consistenza. Ma anche sulla grinta, mettendo a segno, coadiuvati dalla squadra, tre belle rimonte nell’arco delle 24 ore della corsa. La prima fino a sabato sera, quando raggiunta la top-ten di classe durante il 72esimo giro l’incolpevole Lacorte è stato toccato da un’altra vettura che l’ha spinto nella ghiaia della prima curva, da dove poi è riuscito a riprendere ma dopo aver perso oltre 4 minuti. Di nuovo risaliti dalle retrovie al nono posto di LMP2 e decimo assoluto, stavolta nella lunga notte di Le Mans durante il 166esimo giro fra Tertre Rouge e la Prima Variante dell’Hunaudierès è scoppiato lo pneumatico posteriore sinistro mentre al volante c’era Sernagiotto, tornato lentamente ai box per le riparazioni del caso. Un inconveniente prontamente risolto che all’equipaggio italiano è comuqnue costato circa 13 minuti. Già all’alba, però, la Dallara numero 47 e i tre piloti si erano ripresi la top-ten, ulteriormente migliorata nelle ultime ore di gara. Sul traguardo alla fine la squadra ha celebrato un’inatteso decimo posto assoluto, l’ottavo della classe LMP2, la più agguerrita con ben 25 iscritti, fra i quali i dieci equipaggi che regolarmente frequentano il Campionato del Mondo. Fra quelli che invece calcano i circuiti dell’European Le Mans Series, Cetilar Villorba Corse è addirittura il terzo miglior classificato, il primo fra quelli su Dallara.
Il team principal Raimondo Amadio: “Abbiamo vissuto tutti insieme una settimana incredibile e poi una gara massacrante, snervante eppure mai capace di scalfire quello spirito di gruppo che già avevo visto nell’avvicinamento a questo grandioso debutto. I ragazzi, tutti, sono stati straordinari, hanno dato l’anima in ogni momento, anche quando abbiamo temuto di non farcela. E ora il sogno di quella bandiera a scacchi, inseguito per anni, è andato perfino oltre ogni più rosea aspettativa. Ora possiamo festeggiare. Lo meritiamo davvero”.